Il ritorno di Paul Pogba alla Juventus si era aperto come uno scenario di straordinaria efficacia col calciatore che sembrava pronto a spaccare tutto. Poi però il ragazzo si è infortunato ed è nato il mistero.
Centrocampista di grandissima forza fisica e tecnica aveva incantato nei primi allenamenti, tornato dopo sei anni sembrava addirittura più forte di prima anche dopo alcune stagioni un po’ in ombra al Manchester United.
La storia di Paul Pogba è fatta di andate e ritorni, di partenze con biglietti con le solite due destinazioni: Torino e Manchester. Cresciuto nel vivaio dei Red Devils il calciatore francese era stato acquistato a zero dai bianconeri con un colpo di mercato che nessuno si rendeva conto quanto fosse importante.
Antonio Conte gli aveva dato spazio a sprazzi e lui aveva dimostrato subito di che pasta era fatta. Poi Massimiliano Allegri gli aveva permesso di giocare con continuità e di dimostrare tutto il suo bagaglio tecnico. Esploso era stato venduto per oltre cento milioni da chi l’aveva perso a zero nell’estate del 2016.
Appena un mese fa era tornato a Torino a parametro zero nuovamente con la Juve che si trovava a riabbracciare gratuitamente un calciatore venduto pochi anni fa a una cifra spropositata. Tutto l’entusiasmo però è stato frenato da un problema fisico.
Il mistero avvolge Paul Pogba
Dopo l’infortunio di Paul Pogba la Juventus è stata avvolta dal mistero. Tra consulti rimandati e tempo preso sono passati diversi giorni per capire se il menisco distaccato andava gestito con una terapia conservativa o ricucito con un’operazione. Nel primo caso sarebbe bastato un mese e mezzo, nel secondo ce ne sarebbero voluti cinque o sei.
Il Mondiale da campione in carica per Paul l’ha fatta da padrona con i tifosi della Juventus subito pronti a criticare il fatto che la società non si sia imposta su un calciatore le cui prestazioni sportive sono di sua proprietà. Pare infatti che la scelta sia quella di correre dei rischi per far fare il Mondiale al calciatore con la Juve che dunque rischia di perderlo per il rush finale di campionato.
A far storcere ulteriormente il naso e creare preoccupazione sono state le parole del commissario tecnico della nazionale transalpina, ed ex allenatore e calciatore della Juventus, Didier Deschamps. In un’intervista a Le Parisien questi ha specificato: “La partecipazione ai Mondiali di Paul non è in discussione. Ovviamente sono in contatto con lui ed è importante ci sia”.