Nessuno tocchi Pavel Nedved, questo deve essere chiaro dopo le polemiche che si sono alternate negli scorsi giorni per la pubblicazione di un video emerso dalla sua vita personale.
Abbiamo sempre criticato quando qualche tesserato di altre squadre veniva ripreso in queste circostanze e non possiamo esimerci da dire che queste cose dovrebbero rimanere private. Ciò non cancella ciò che ha fatto Pavel Nedved.
Messo e non concesso che non siamo nessuno per giudicare nessuno e che sicuramente è importante il messaggio che trasmettono i personaggi noti, non si può nemmeno criticare una persona integra come il cecoslovacco per una serata dove magari aveva alzato un pochino il gomito.
Sottolineiamo inoltre che un conto è trovare un calciatore a bere un altro un dirigente che hanno sicuramente differenti compiti per il club, ovviamente nei limiti della decenza e nei limiti del consentito. Se lo stile Juventus impone di evitare certe situazioni va specificato che allora vedere un calciatore con una sigaretta dovrebbe essere grave alla stregua di vedere un dirigente fumare cosa di cui nessuno però si stranisce.
Detto questo non è passato un messaggio positivo, ma si è stati anche troppo critici decontestualizzando un momento in cui non sappiamo bene cosa sia accaduto soprattutto di fronte a una persona straordinaria come Nedved.
Nessuno si deve permettere di toccare Pavel Nedved. Nessuno può criticare l’integrità di una persona davvero straordinaria. E se per il campo parlano i numeri, i trofei e le statistiche per quanto riguarda fuori dal campo parla chi ha avuto il modo di conoscere questo straordinario ragazzo.
Arrivato da un paese povero con il sogno del calcio è riuscito a giocare con i più grandi di sempre stando al loro pari e alzi la mano chi non lo schiera a sinistra nella top 11 di sempre. Va specificato però che Nedved è anche una bravissima persona e lo ha dimostrato fin da quando era un calciatore.
All’inizio del nuovo millennio era arrivato alla Juventus per fare il definitivo salto di qualità della sua carriera. Lo incontrai diverse volte tra Chatillon e Salice Terme nei ritiri bianconeri e vi assicuro che nessuno fu come lui.
Nonostante l’obbligo della società di mettergli in marcatura a zona una guardia del corpo lui era l’unico della rosa bianconera, non c’erano Alessandro Del Piero o David Trezeguet che tenessero, a fermarsi sotto il sole estivo all’ora di pranzo a firmare autografi e fare fotografie con i tifosi dal primo all’ultimo pure fossero cento. Persona dal cuore d’oro non può essere criticato per un video che nemmeno sappiamo bene che connotati abbia.
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