Sono stati designati gli arbitri per la gara di debutto della Youth League ovviamente è arrivato anche il nome del fischietto che si presenterà in Psg Juventus Primavera.
Il tedesco Sven Jablonski sarà il fischietto della gara dove vedremo i ragazzi di Paolo Montero impegnati domani pomeriggio alle ore 14.00 per questo debutto europeo molto importante.
Ad assistere Jablonski troveremo il Sig. Christof Guensch e il Sig. Eric Mueller entrambi tedeschi e impegnati a fare i guardalinee. Il quarto uomo invece sarà francese, il Sig. Romain Lissorgu. Come noto in questa categoria non c’è l’utilizzo del Var.
Sven Jablonski è nato a Brema il 13 aprile del 1990 ed è dunque un arbitro molto giovane. Fa il fischietto dal 2003 debuttando tra i professionisti nel settembre del 2017. È diventato internazionale proprio quest’anno.
Non si tratta assolutamente di una seconda scelta, visto che già quest’anno ha arbitrato una partita in Bundesliga, alla seconda giornata il 13 agosto è stato il fischietto di Schalke 04 Borussia Moenchengladbach terminata col risultato finale di 2-2 e dove ha fischiato anche un calcio di rigore. Ha poi diretto Hansa Rostock Arminia Bielefeld nella seconda categoria tedesca, gara terminata invece 2-1.
Cosa devono temere gli uomini di Paolo Montero in vista di Psg Juventus Primavera e in conseguenza alla designazione di Sven Jablonski? Si tratta di un arbitro molto pignolo e che non ignora mai il regolamento, anzi cerca sempre di seguirlo con minuziosa e doverosa attenzione.
Direttore di gara intelligente e in grado di gestire sempre le situazioni con una certa personalità non è uno di quelli che si fanno travolgere dalle azioni anzi molto spesso ne è protagonista attivo. Ama il dialogo con i calciatori cosa fondamentale quando si arbitrano due formazioni Primavera dove tanti giovani possono anche più facilmente perdere la pazienza per inesperienza.
Noi aspettiamo fiduciosi di vedere una bella prestazione della Juve che ha subito assorbito il dna del suo comandante. Paolo Montero ce lo ricordiamo tutti in campo, uomo di temperamento ma anche di grande classe fu difensore titolare a lungo della Juventus di Marcello Lippi che faceva incetta di trofei e molto spesso arrivava in finale di Champions League.
A Torino è visto come un idolo infatti c’è già chi spera che questo sia solo l’antipasto per vederlo molto presto salire di grado e diventare l’allenatore della squadra maggiore. Certo ci vorrà tempo ma Paolo sta studiando anche per quello.
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