Arek Milik è stato protagonista di un momento difficile, la punta della Juventus infatti ha subito un furto da circa 7mila euro. Un racconto che troviamo scavando nel suo passato.
Al di là che per un calciatore non si tratti di una cifra esorbitante sono numeri che persone guadagnano anche in quattro/cinque mesi. Un furto che ha sorpreso tutti e che non ha reso felice di certo il polacco.
Milik è nato a Tychy il 28 febbraio del 1994. Cresciuto nelle giovanili del Gornik Zabrze ha esordito con quella maglia tra i professionisti. A 19 anni arriva in Bundesliga senza riuscire a imporsi al Bayer Leverkusen. Il prestito all’Augusta lo porta ad arrivare a 20 anni all’Ajax dove esplode definitivamente.
Sono due stagioni straordinarie che permettono al calciatore di mettersi in mostra. Proprio per questo il Napoli decide di puntare forte su di lui nell’estate del 2016 quando Gonzalo Higuain viene acquistato dalla Juventus pronta a pagare per intero la sua clausola rescissoria.
Sono cinque gli anni al Napoli costellati però anche da due brutti infortuni a entrambe le ginocchia, due crociati che lo tengono lontano dal campo praticamente per due anni. Nonostante questo il ragazzo si impone all’attenzione del pubblico dimostrandosi calciatore vero e di grande personalità.
Nella stagione scorsa viene ceduto al Marsiglia dove ritrova continuità e dimostra di poter dire ancora la sua. Arrivato a 28 anni viene acquistato dalla Juventus e parte fortissimo mettendo a segno subito due reti e dimostrandosi calciatore di grandissimo valore. Ora però torniamo indietro nel suo passato.
Quel furto da 7mila euro a Milik
Arek Milik ha vissuto anche un momento difficile alcuni anni fa quando giocava ancora nel Napoli. Un racconto che sicuramente ha minato quel suo momento dal punto di vista della sicurezza personale più che patrimoniale. Al di là della cifra è stato un momento che ha scatenato grandissime polemiche.
Le cronache avevano esagerato parlando di una pistola puntata in faccia per portargli via un Rolex da 7mila euro. Ai tempi fu proprio il calciatore a smentire specificando: “Nessuno mi ha puntato una pistola in testa. È bastato bussare al vetro della macchina visto che era mezzanotte e mezza ed ero con la mia famiglia. Ho agito così. Probabilmente fossi stato da solo avrei fatto lo stesso”.
Di certo si fece grande polemica anche in maniera ingiustificata nei confronti di una città come Napoli che splende di luce propria per la sua bellezza e per l’accoglienza della gente.