Nessuno sapeva della vita difficile passata da Alex Sandro. Il terzino della Juventus è sicuramente un calciatore in calo di rendimento, che sta facendo arrabbiare i tifosi sempre più spesso.
Non tutti sono consapevoli di alcune cose legate ai calciatori che di fatto raccontano la storia anche di chi poi va in campo oggi. Noi siamo consapevoli che Alex è un ragazzo che ha affrontato grandi difficoltà.
Alex Sandro Lobo Silva è nato a Catanduva il 26 gennaio del 1991. Cresciuto nelle giovanili dell’Atletico Paranaense esordisce con i rossoneri tra i professionisti. Nel 2010 va in prestito al Santos dove incontra per la prima volta nella sua carriera Danilo poi riabbracciato prima al Porto e poi alla Juventus.
Lì si impone all’attenzione del pubblico europeo tanto che nel 2011 lo porta in Europa il Porto fucina di talenti brasiliani. L’ambientamento è facile visto che la vita è simile e si parla anche portoghese come in Brasile. Terzino di spinta su di lui iniziano a puntare tutte le squadre europee più importanti.
La spunta la Juventus nell’estate del 2015 che gli affida una maglia da titolare sul battente sinistro. Le prime due stagioni sono incredibili tanto che di lui si parla come di uno dei migliori terzini mancini del mondo. Poi improvvisamente qualcosa si rompe e le sue prestazioni sono sempre più negative anche se la Juve non compra mai un terzino per sostituirlo e ancora oggi è titolare.
Alex Sandro ha avuto una vita difficile
Non tutti sanno che Alex Sandro ha avuto una vita difficile prima di diventare un calciatore, un’infanzia davvero difficilissima che lui non ha dimenticato nel godersi ora il benessere. Da ragazzino aveva iniziato a giocare a palla nelle strade di Bom Pastor proprio a Catanduva dove era nato.
I suoi genitori lavoravano la canna da zucchero e iniziarono a farlo entrare in quel mondo, ma lui sognava il calcio. Usava due sacchi come dei pali e fingeva di saltare l’avversario per arrivare al gol. Viveva in un quartiere difficile da bravo ragazzo e con una famiglia umile ma dai valori importantissimi. Non aveva così la possibilità di giocare con tanti ragazzi.
Questo perché moltissimi di loro erano instradati verso la droga e la malavita con lui che invece ha sempre mantenuto la dritta via grazie anche a due genitori stupendi. I sacrifici della sua famiglia poi però per lui sono stati ripagati e ha aiutato molto in casa tanto che dichiarò di aver utilizzato il primo stipendio per riverniciare la casa dei suoi.