Le prestazioni di Arek Milik e Dusan Vlahovic cambiano i piani di Massimiliano Allegri e ora a sorpresa a finire sul banco degli imputati c’è l’argentino Angel Di Maria arrivato in estate a parametro zero.
Tra i migliori calciatori del mondo non è da escludere che a Torino possa essere diventato un problema. Fino a questo momento non ha portato niente alla squadra bianconera e i rumor attorno alla sua situazione si moltiplicano.
El Fideo ha debuttato con gol contro il Sassuolo poi tra un infortunio e una squalifica di due giornate per una gomitata contro il Monza si è visto poco e niente. Quando è sceso in campo ha dimostrato ovviamente di avere una classe sopraffina ma non ha al momento inciso e non è da escludere che ora la sua situazione a Torino si possa essere irrimediabilmente complicata.
Giocatore rapido e dotato di grande talento ha dimostrato di saper saltare l’avversario sempre e comunque diventando devastante sotto porta. Ha un solo limite, è un giocatore adatto solamente al 4-3-3 o al limite al 4-2-3-1, ma non può giocare esterno in un centrocampo a quattro rischiando di far schiacciare troppo in avanti la squadra.
Quello che appare chiaro è che Allegri però dovrà trovare una soluzione perché in questo momento lasciare fuori uno tra Milik e Vlahovic per giocare con il 4-3-3 sia un autogol da non compiere. Come se la caverà il mister?
Col Maccabi Haifa la Juventus potrebbe vedere tornare titolare Angel Di Maria che deve scontare un turno di squalifica in campionato ma che può giocare in Coppa dei Campioni. Rapido e tecnico potrà fare la differenza ma dovrà anche lui sacrificarsi per la squadra.
Qualora infatti dovesse giocare ancora col 4-4-2 la Juve gli chiederebbe il sacrificio di giocare largo. Altrimenti potrebbe essere chiesto un sacrificio a Milik e che dovrebbe partire largo a sinistra nel tridente con Vlahovic togliendo però spazio a un Kostic che sta sempre più crescendo di condizione e viene dal gol contro il Bologna.
Difficile capire come muoversi, ma Allegri deve prendere delle decisioni anche col rischio di creare del malcontento. Certo però è che qualsiasi allenatore vorrebbe avere problemi del genere considerando anche fino all’inizio del Mondiale le squadre giocheranno praticamente ogni tre giorni.
Ci sarà dunque bisogno di tutti e di ragazzi pronti a calarsi in una realtà importante accumulando minutaggio e riuscendo a trovare la strada per diventare protagonisti nei momenti decisivi.
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