Szczesny si è ripreso il posto in prima squadra e parla in conferenza stampa alla vigilia di Juventus Maccabi Haifa. Ha parlato per cercare di chiarire il momento non proprio facilissimo dei bianconeri.
Il portiere polacco ha raccontato le sue emozioni pronto a vivere una notte di Champions League da protagonista. Sarà interessante vedere come se la caverà domani tra i pali.
Ecco le sue parole: “Io voglio bene a Mattia Perin, è un grande portiere e sento amicizia per lui. Dopo un po’ di problemi fisici è tornato qui ed è un grande portiere. Quando c’è bisogno è sempre pronto a darci una mano. Tanti aspetti hanno creato le difficoltà iniziali come la mancanza di giocatori importanti. Dovevamo però fare molto meglio. Ora sono tornati alcuni giocatori ci daranno una grande mano, sarà più facile alzare il livello di autostima nella squadra. Anche nelle condizioni difficili bisognava però fare meglio. Ora ci aspetta un mese e mezzo molto importante in cui portare risultati importanti a casa. Abbiamo tutte le qualità e le capacità per affrontare questa stagione e fare meglio. Allenamento mentale? Ognuno deve fare le sue scelte per capire se prendere qualcosa da fuori o no. Per ora fa il mister il nostro psicologo e ci carica molto, credo che nel futuro sarà una cosa molto importante. Facciamo un lavoro bellissimo e dobbiamo sempre sorridere. Certo la vittoria contro il Bologna ci ha riportato entusiasmo e spero in prossime vittorie che scuotano l’ambiente”.
Aggiunge: “Non so se si vedono le cose meglio da fuori, io preferisco stare dentro al campo. Ci sono stati tanti aspetti che ci hanno condizionato, ma bisognava fare molto meglio. Per un mese mi sono sentito inutile e non sono stato bene con la squadra in difficoltà. Ora sono tornato con grandissimo entusiasmo. Non prendere gol è fondamentale e quando siamo compatti dietro è anche più facile ripartire in contropiede e fare male agli avversari. Il campionato di Serie A quest’anno è equilibrato con 5-6 squadre che possono lottare per lo Scudetto. Ci saranno quindi più scontri diretti. Oggi però pensiamo alla partita di Champions, non ha troppo senso parlare di campionato. Un passetto alla volta faremo la nostra rimonta. Milik? Lo conosco da tanti anni, so che è stato sempre forte e fa gol. Quello che mi ha sorpreso è la qualità che mette in campo giocando un pochettino dietro Vlahovic e ha più spazio verso la porta creando tante situazioni offensive”.
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