Ieri pomeriggio, la Juventus ha conquistato una vittoria importantissima per 1-0 sul difficile campo del Lecce.
Dopo la brutta sconfitta in Champions League contro il Benfica per 4-3 e la conseguente eliminazione dalla più alta competizione europea, la squadra di Massimiliano Allegri ha reagito alla grande, battendo la squadra salentina per 1-0 al Via del Mare.
Aspettando le dirette concorrenti, in questo momento i bianconeri si trovano solamente a 2 punti dal quarto posto, mentre lo scudetto per ora sembra un utopia. Infatti, il Napoli di Luciano Spalletti sta giocando un calcio spettacolare ed ha un vantaggio di 10 punti sulla Juventus.
L’allenatore livornese ha parlato in conferenza stampa dopo il match contro il Lecce, elogiando tutti i suoi calciatori.
IDENTITA’ JUVE: “Lo scorso anno siamo partiti male e poi abbiamo ritrovato la retta via. Quest’anno ci sono state diverse vicissitudini, ma il calcio è strano. Oggi McKennie non stava benissimo, è entrato poi Fagioli che l’ha risolta con un grande gol. Poi abbiamo tanti infortunati, speriamo di arrivare al meglio al 13 novembre. Giocare nella Juventus non è semplice. Oggi abbiamo messo in campo incoscienza e follia, ma c’è stata anche un po’ di fortuna”.
FAGIOLI: “Deve conoscere di più il ruolo, ma ha qualità importanti sulle quali lavorare“.
PAURA DEL LECCE: “Grande rispetto per una squadra che se l’è sempre giocata contro chiunque. Una squadra che se rimane in partita può sempre darti fastidio”.
GARA DIVERSA: “Abbiamo avuto diverse situazioni favorevoli, la partita era quella che dovevamo fare”.
LECCE: “Difficile trovarne un giocatore in particolare, hanno un gruppo giovane che può crearti problemi”.
MIRETTI: “C’è stata una situazione dove si è fatto troppo attrarre dalla palla. Ma comunque ne ha giocate tante, è affidabile di testa. Poi uno gioca bene o male, ma quando hai qualcuno affidabile a livello mentale sei un passo avanti. Con più giocatori così è più facile fare risultato”.
OBIETTIVI: “Abbiamo superato quota 20, per un po’ oggi siamo al quinto posto“.
Nato a Livorno l’11 agosto 1967, nella stagione 2007-2008 ottiene con il Sassuolo la prima promozione in Serie B nella storia del club. Dal 2008 al 2010 allena il Cagliari in Serie A, cominciando a segnalarsi tra i tecnici italiani più promettenti della sua generazione. Dal 2010 al 2014 allena il Milan, con cui conquista uno Scudetto ed una Supercoppa Italiana (2011). Dal 2014 al 2019 è per la prima volta alla guida della Juventus, con cui vince undici trofei: cinque campionati italiani consecutivi (dal 2015 al 2019), quattro Coppe Italia di fila (dal 2015 al 2018) e due Supercoppe Italiane (2015 e 2018). Inoltre, raggiunge due finali di Champions League (2015 e 2017).
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