Dopo l’eliminazione dalla Champions League, la Juventus può tornare finalmente a sorridere.
Ieri sera, i bianconeri sono usciti sconfitti dall’ultima partita del girone H contro il Psg, ma Massimiliano Allegri e la dirigenza bianconera possono tornare a sorridere, grazie al ritorno in campo di Federico Chiesa.
Nel gennaio 2022, durante il match contro la Roma, l’attaccante ex Fiorentina aveva riportato la lesione del legamento crociato anteriore, dopo un contrasto con il difensore inglese Chris Smalling.
Il minuto 74 della partita di ieri tra Juventus e Psg rimarrà, in un certo senso, storico. Infatti, dopo un lunghissimo periodo di stop, Federico Chiesa è finalmente tornato in campo e lo ha fatto contro una delle squadre più forti al mondo.
Nel giro di poche ore è cambiato tutto: dall’impossibilità di scendere in campo raccontata da Allegri alla vigilia dell’ultimo appuntamento in Champions League, ai venti minuti di quella che è parsa una vera e propria liberazione per il classe 1997.
“Federico ieri ha fatto un bell’allenamento, l’unica mia preoccupazione era quello di vederlo ancora bloccato a livello mentale, invece ha fatto un buon test, quindi ho detto: perché non portarlo e farlo giocare un po’ se c’è la possibilità”. Queste sono state le parole del tecnico livornese a pochi minuti dalla sfida contro i francesi.
La possibilità è divenuta realtà al 74esimo minuto, con l’ovazione di tutto l’Allianz Stadium. Un paio di accelerazioni, la ricerca del gol ed infine l’abbraccio con Mbappé. Dopo 297 giorni, l’incubo può definirsi concluso.
Nato a Genova il 25 ottobre 1997, Chiesa è un attaccante esterno che può giocare come ala su entrambe le fasce, in quanto è abile nell’accentrarsi e calciare in porta. Inoltre, può ricoprire il ruolo più offensivo di seconda punta, sebbene si dimostri avvezzo anche a incarichi di copertura. L’attaccante italiano è apprezzato per grinta e spirito di sacrificio e l’esplosività e la velocità di cui è dotato lo facilitano nel cambiare ritmo e saltare l’uomo.
È cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina e si mette il luce prima negli Allievi Nazionali e poi in Primavera. All’inizio della stagione 2016-2017, l’allenatore Paulo Sousa lo inserisce in prima squadra, convocandolo per il ritiro estivo di Moena. Con la maglia viola ha totalizzato 153 presenze e 34 gol.
Il 5 ottobre passa alla Juventus, in prestito biennale per 10 milioni di euro con obbligo di riscatto per 40 milioni (più 10 milioni di bonus). Fino ad ora, con la maglia bianconera ha collezionato 62 presenze e 18 gol.
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